Annunciazione del Signore - Parrocchia Santi Filippo e Giacomo di Parona

Parrocchia Santi Filippo e Giacomo Parona - VR -
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Annunciazione del Signore

Prima Lettura:   Is 7,10-14 Lectio

Salmo Responsoriale:  Salmo 39

Seconda Lettura:  Eb 10,4-10  Lectio

Canto al Vangelo: Lc 1,28.38
oppure
Canto al Vangelo: Gv 1,14

Vangelo: Lc 1,26-38     Lectio

L’Incarnazione del Verbo, evento centrale della fede.
La festa di oggi è cristologica e mariana insieme. Infatti l’annuncio che l’angelo rivolge a Maria Santissima riguarda l’incarnazione del Verbo nel suo grembo verginale. È la festa dell’Incarnazione, che è l’avvenimento fondamentale del cristianesimo. La festività dell’Annunciazione riporta noi cristiani alla sorgente perenne della fede. Essa non può essere ridotta alla fede in Dio, sia pure uno e unico, creatore, onnipotente e infine giudice dell’uomo, come propongono l’ebraismo e l’islam. La riduzione del cristianesimo a una semplice fede monoteistica (= un solo Dio) è uno dei pericoli nei confronti dei quali è necessaria una grande vigilanza.
Il cristianesimo a rigore incomincia con l’annunciazione.
È il giorno più importante nella storia del mondo.
«Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
È il momento della decisione del Verbo di Dio di divenire uomo nel grembo della Vergine Maria. Sei cristiano non perché credi in Dio, ma perché credi che Di si è fatto uomo. Quando Gesù Cristo è stato concepito, ha avuto inizio il cristianesimo. È la persona del Verbo incarnato il centro focale della fede.

Maria, madre della fede.
Non si valuterà mai abbastanza il ruolo decisivo che Maria Santissima ha avuto nella nascita della fede cristiana. Giustamente si afferma che la fede della Chiesa ha per fondamento la testimonianza degli apostoli. È la fede degli apostoli nella persona divina di Gesù Cristo e in particolare nella sua risurrezione dai morti, la fonte d’acqua pura a cui tutte le generazioni cristiane si dissetano.
Tuttavia, la testimonianza apostolica, sulla quale Gesù ha voluto fondare la Chiesa, è stata preceduta dalla fede impareggiabile di Maria. È la piccola fanciulla di Nazareth la prima creatura a cui viene svelato il cuore del cristianesimo, che è l’incarnazione del Verbo.
Maria è la prima che ha creduto. Maria è la prima cristiana. La sua fede nel mistero di Dio, uno e trino, e nell’incarnazione, è l’eredità di inestimabile valore che ella lascia per sempre alla Chiesa.

Maria, madre nel cammino di santità.
Maria è nostra madre perchè ci genera, in cooperazione con lo Spirito Santo, alla vita soprannaturale della grazia. Come ogni vera madre, lei ci accompagna lungo tutto il cammino dell’esistenza, soccorrendoci in ogni nostra necessità, non solo spirituale, ma anche materiale. Lei prende per mano ogni suo figlio e, con infinita pazienza, lo guida e lo conduce sulla via della salvezza, finché non sia pervenuto alla patria eterna del cielo.
Maria è madre nei confronti di ognuno di noi, così come lo è stata nei confronti di suo Figlio Gesù. Dalla culla alla croce il Figlio di Dio ha avuto al suo fianco una madre impareggiabile. Per questo ha voluto che ogni uomo l’avesse al suo fianco nella difficile traversata dell’oceano della vita, donandola a noi nel momento supremo dell’addio.

Omelia di don Francesco                  Maràn athà  Vieni, Signore Gesù!               La Chiesa.it
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